Il momento storico che viviamo impone una particolare attenzione alla tutela dei cittadini.
Le domande che spesso sono state poste nel corso di altri periodi storici circa la legittimità o meno di alcuni sistemi di protezione dello Stato, sono molto minori. Praticamente tutti auspichiamo che le istituzioni siano in grado di evitare ai cittadini danni dovuti ad attacchi terroristici oppure da parte della delinquenza organizzata.
Abbastanza recentemente la Repubblica Italiana si è dotata di un nuovo tipo di organizzazione dei propri servizi di informazione.
Fino a qualche tempo fa i “servizi” erano suddivisi in due settori di competenza. Erano il SISMI (Servizi Informazione Sicurezza Militare) e il SISDE (Servizi Informazione Sicurezza Democratica).
I rispettivi campi di azione risultavano evidentemente delineati dalle stesse sigle. Ma le evoluzioni geopolitiche e le più recenti esperienze di intelligence hanno in pratica determinato una migliore suddivisione. E ciò anche a garanzia dei cittadini e a tutela delle istituzioni stesse.
Non che prima queste fossero a rischio, ma una migliore logistica organizzata in chiave moderna ci ha di fatto posto all’avanguardia del settore.
C’è da dire che quello dell’Intelligence è uno dei campi in cui l’Italia ha sempre dimostrato di essere molto quotata ed efficiente. Si può affermare senza tema di smentita che i nostri Servizi Segreti (termine obsoleto e superato ma ancora pieno di fascino per la gente) sono tra i primissimi nel mondo.
Il CISR
Oggi l’organo competente in questo ambito della tutela nazionale è il CISR (Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica).
Ad esso competono la delibera sulla ripartizione delle risorse finanziarie e sui bilanci preventivi dei settori che svolgono le attività di sicurezza. Che si chiamano DIS, AISI e AISE.
Il CISR indica inoltre la misura della quantità informativa che è necessaria ai ministri per svolgere le loro attività.
Ne fanno parte:
il Presidente del Consiglio.
L’Autorità da lui eventualmente delegata.
I Ministri: degli Esteri, dell’Interno, della Difesa, della Giustizia, di Economia e Finanze, dello Sviluppo Economico.
Svolge le funzioni di Segretario il Direttore Generale del DIS.
Il DIS
Si tratta del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza. È l’organo che coordina tutta l’attività inerente la sicurezza, in ogni sua accezione.
Qui di seguito alcune tra le sue mansioni.
È informato di tutte le operazioni di AISI e AISE. Raccoglie le informazioni prodotte da AISI, AISE e dalle altre amministrazioni dello Stato. Elabora le strategie, informa i Ministri. Si occupa dello scambio di informazioni tra le strutture di Intelligence e le altre Forze di Polizia. Esercita azione di controllo ed elabora i piani di gestione delle risorse umane. Vigila inoltre in materia di tutela del Segreto di Stato.
All’interno del DIS sono presenti quattro uffici istituiti per legge con specifiche funzioni. Sono l’Ufficio centrale ispettivo (UCI), Ufficio centrale degli archivi (UCA), Ufficio centrale per la segretezza (UCSe), Scuola di formazione.
E veniamo infine a chi opera più strettamente sul campo:
AISE: Agenzia Informazioni per la Sicurezza Esterna.
Si occupa infatti delle attività di informazione per la sicurezza che si svolgono al di fuori del territorio nazionale. Opera a protezione degli interessi politici, militari, economici, scientifici e industriali dell’Italia. È delegata all’individuazione e il contrasto al di fuori del territorio nazionale delle attività di spionaggio dirette contro l’Italia e le attività volte a danneggiare gli interessi nazionali. Controlla le attività di controproliferazione di materiali strategici
L’AISE risponde al Presidente del Consiglio dei ministri e informa, tempestivamente e con continuità, il Ministro della difesa, il Ministro degli affari esteri e il Ministro dell’interno per le materie di rispettiva competenza.
AISI: Agenzia Informazioni per la Sicurezza Esterna.
Le sue competenze riguardano infatti le attività di informazione per la sicurezza che si svolgono all’interno del territorio italiano, a protezione degli interessi politici, militari, economici scientifici e industriali dell’Italia. È di competenza dell’AISI anche l’individuazione e il contrasto all’interno del territorio italiano sia delle attività di spionaggio dirette contro l’Italia sia di quelle volte a danneggiare interessi nazionali.
L’AISI risponde al Presidente del Consiglio dei ministri e informa, tempestivamente e con continuità, il Ministro dell’interno, il Ministro degli affari esteri e il Ministro della difesa per le materie di rispettiva competenza.
Il Parlamento opera il controllo nel seguente modo.
Tutta l’attività del Sistema di informazione per la sicurezza è sottoposta al controllo del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR), organo bicamerale composto da 5 senatori e 5 deputati scelti in maniera tale da garantire comunque la rappresentanza paritaria della maggioranza e delle opposizioni. Il Comitato è presieduto da un esponente dell’opposizione.